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VENT'ANNI e oltre IN SALA PROVE

1997/1999

2000/2003

A partire da un Protocollo di Intesa tra Ministero della Giustizia e Ente Teatrale Italiano, al Teatro Kismet OperA è affidato nel 1997 (poi confermato annualmente fino a oggi) un laboratorio teatrale da realizzare con i detenuti dell’Istituto Penale per i Minorenni “Fornelli” di Bari. Viene realizzata e allestita una sala teatrale attrezzata per settanta spettatori e avviata l’attività con un laboratorio curato da Robert Mc Neer e Lello Tedeschi, che si conclude con uno spettacolo su testi di Samuel Beckett, Niente da fare (1998). Nell’anno successivo, a cura di Enzo Toma e Lello Tedeschi, il laboratorio produce lo spettacolo Falsa testimonianza, a partire dal quale il regista Piergiorgio Gay realizza il mediometraggio omonimo, presentato, tra l’altro, al Sottodiciotto Film Festival di Torino.

La cura dell’attività nel 2000 è affidata interamente a Lello Tedeschi, che realizza lo spettacolo Anime, da Platone. Negli anni successivi Tedeschi introduce, nell’attività con i detenuti-attori, la presenza di attori professionisti. Il primo incontro è con Mariano Dammacco, con il quale realizza Asterione, da Borges (2001). Dammacco è in scena con i detenuti-attori e partecipa alla scrittura del testo. Lo spettacolo, oltre che nella Sala Prove, è in tournée a Cascina (PI) nell’ambito del festival Metamorfosi e nell’anno successivo, riunito in un dittico con la successiva produzione, Ikaro, a Bologna nell’ambito del progetto Fragili teatri dell’adolescenza, a cura di Paolo Billi e Cristina Valenti (Teatro dell’Istituto Penale per i Minorenni di Bologna e Spazio Teatro del DAMS).

2004/2006

2007/2009

Nel 2004, con la partecipazione dell’attore Enrico Messina, il laboratorio si conclude con lo spettacolo Iliade – Prima dell’ultima battaglia, da Omero. Nel 2005, su drammaturgia di Mariano Dammacco, viene realizzato, con soli detenuti–attori, lo spettacolo Altrove, e nel 2006, con la partecipazione al laboratorio degli attori Roberto Corradino e Salvatore Marci, viene realizzato lo spettacolo Ikaro – ultimo atto, monologo con un giovane detenuto-attore rumeno in tournée poi a Roma, presso il Teatro Eliseo, su invito di Fabio Cavalli. 

Nel 2007 il laboratorio ospita tre giovani attrici in formazione, realizzando con detenuti-attori lo spettacolo AB – Niente di più comico dell’infelicità, da Beckett. Con due di esse, Piera Del Giudice e Anna Isa Locaputo, l’attività prosegue e nel 2008, con un detenuto-attore, vanno in scena ne Il teatrino delle meraviglie. Nel 2009, con le stesse e detenuti-attori, viene realizzato il cortometraggio  Distanze, diretto da Mario Bucci, e viene proposto un incontro pubblico sui temi di lavoro della compagnia intitolato Assemblea, con la partecipazione di detenuti-attori e del cantante Caparezza.

2010/2012

Il 2010 è l’anno della realizzazione del monologo Di questo sogno che chiamiamo vita, con il detenuto-attore Ignazio Di Mastropasqua, a partire dal quale Mario Bucci realizza l’omonimo cortometraggio. Lo spettacolo, dopo diverse repliche in Istituto, diventa una produzione Kismet OperA e una breve tournée lo porta nella stagione successiva in cartellone, tra l’altro, presso il Teatro Kismet OperA e il Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, con lo stesso attore ormai in libertà. Nel 2012 viene  realizzato lo spettacolo Lupus Agnus, con un detenuto-attore e Piera Del Giudice.

2013/2015

Il 2013 e il 2014 sono due annualità dedicate a Shakespeare, con gli spettacoli Questo è il mio giardino (da Romeo e Giulietta) e Della felicità e altri tormenti (da Amleto), mentre nel 2015 è la volta di due monologhi: Jailhouse rock, su testi, tra gli altri, di Mariangela Gualtieri, e Fuori misura, da Borges, con la partecipazione in scena di Piera Del Giudice.

Nel 2016 una produzione dedicata a Macbeth, di Shakespeare, dal titolo A che punto è la notte, vede in scena detenuti-attori e Piera Del Giudice. Da questo spettacolo, viene realizzato l’omonimo cortometraggio diretto da Vincenzo Ardito. E ancora Shakespeare è tema di lavoro per la produzione successiva del 2017, in scena sempre detenuti-attori e Piera Del Giudice per lo spettacolo dal titolo Il mio folle amore lo soffia il cielo, da Otello. Nel 2018 è avviato un nuovo progetto produttivo dedicato a Pinocchio di Collodi, Ritorno all’origine (titolo provvisorio), il cui debutto è previsto in giugno 2019 e vedrà in scena detenuti-attori e Piera Del Giudice.

2016/2019

Nel mese di marzo 2019 si svolgono in Sala tre giornate di Alta Formazione con La Casa di Asterione, seminario per il teatro in carcere rivolto a artisti, operatori, educatori, con la partecipazione di detenuti-attori, tra pratica e riflessione teorica "dal vivo". A giugno, in Sala e negli spazi esterni dell’Istituto, si inaugura la prima edizione di Way Out – visioni e suoni per un teatro altrove, un “quasi” festival di sei serate tra concerti e spettacoli teatrali, nell’ambito del quale debutta Tutto ricordare tutto dimenticare, spettacolo da Collodi e Shakespeare con Piera Del Giudice e il detenuto-attore Alex Nistor. A settembre l’attività produttiva e di ricerca riprende il cammino con un progetto intorno ai Giganti della Montagna di Pirandello, il cui esito produttivo è previsto per il mese di giugno nell’ambito della seconda edizione di Way Out.

2019/2020

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