Area Teatrale Interna
WAY OUT_ anno I. Visioni e suoni per un teatro altrove.

La Sala Prove ha chiuso la stagione teatrale 2018 / 2019 con un evento speciale WAY OUT - Visioni e suoni per un teatro altrove: sei serate in cui artisti di fuori e di dentro si sono mescolati e hanno dato vita ad un evento che è un " quasi " festival tra teatro e musica, con creazioni sceniche e sonore, aprendo e mostrando alla città un inedito e sorprendente spazio professionale d'arte e di cultura. L'iniziativa è nata da un'idea di Area Teatrale Interna, comunità artistica nata all'interno dell'Istituto nell'ambito del progetto diretto da Lello Tedeschi, promosso dal Ministero della Giustizia - Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità e a cura di Teatri di Bari / Teatro Kismet OperA con la collaborazione della Compagnia CasaTeatro.

Il "fil rouge" che ha legato gli eventi in scena è stato l'incontro primordiale e originario con l'arte perchè, come spiega Lello Tedeschi, ogni volta che sia avvia un laboratorio è come incontrare e praticare il teatro per la prima volta. E' la genesi di un teatro fuori dalle consuetudini di pratica e consumo: un teatro altrove. Way Out quindi non è la metafora dell'arte come liberazione ma è trovare una via di fuga nell'incontro con artisti (di dentro e di fuori) che vivono l' arte come bisogno primario della propria esistenza.

Nelle sei giornate di spettacolo si sono alternate espressioni artistiche differenti ma profonde e uniche, raccogliendo un'ottima risposta da parte del pubblico in sala: la vicendevole confessione della prima volta in scena di Roberto Corradino e Piera del Giudice, i suoni potenti dell'ensamble House Bembè diretta da Tommaso Scarimbolo, il commovente "Piaccainocchio" di Corradino e a chiudere la nuova produzione della Compagnia della Sala prove "Tutto ricordare, tutto dimenticare" con Piera del Giudice e Alex Nistor con la regia di Lello Tedeschi.