Area Teatrale Interna
Ritorno all'origine
Aggiornamento: 12 feb 2019
Origine è la parola chiave del percorso appena iniziato all'interno della Sala Prove, spazio teatrale dell'Istituto Penale Minorile “N.Fornelli” di Bari.

Orìgine s. f. [dal lat.origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»].
In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata […] (Dizionario Treccani)
Origine è la parola chiave del percorso appena iniziato all'interno della Sala Prove, spazio teatrale dell'Istituto Penale Minorile “N.Fornelli” di Bari.
Il lavoro portato avanti da Lello Tedeschi cerca da sempre la prima “apparizione” del teatro, la prima visione e manifestazione di esso. In questa stagione il lavoro nella Sala Prove scaverà ancora più in profondità, ricercando la “teatralità dell'origine”.
Origine che indica la forza primitiva del teatro e l'atto primordiale e selvaggio che i detenuti attori compiono nell'incontro con la Sala Prove. In questo percorso l'attore che incontra la Sala Prove vive l'atto teatrale in maniera inaspettata ed inattesa. La Sala Prove è uno spazio non cercato ma incontrato, un dono che porta al di fuori dell'ordinario di chi, quel luogo lo attraversa; un luogo, in alcuni casi, sconosciuto e mai incrociato prima.
Un atto sincero che l'attore-detenuto regala al pubblico, che ritrova in questo spazio una dimensione fisica ed emotiva diretta, che li coinvolge totalmente. Un atto, quello dell'attore nella Sala Prove, che cerca di rispondere alla domanda che lo spettatore pone ogni volta a teatro: per quale ragione si va (o si è) in scena?
In questo luogo che cerca di andare al cuore del teatro, in quanto luogo del profondo e del mistero, si cerca di colmare la mancanza di risposte che molto teatro offre.
In questo luogo gli artisti e gli attori chiamati a collaborare manifestano la loro origine, la loro vocazione teatrale.
In questo luogo gli artisti vengono chiamati a rispondere alla domanda che lo spettatore si pone sempre: perchè l'attore va in scena?
Il lavoro della stagione 2018/2019 va quindi alla radice dell'artificio teatrale, la figura mitica di Pinocchio, l'archetipo, secondo Lello Tedeschi, del luogo che ospita la Sala Prove e di chi in questo luogo ci arriva. Un Pinocchio disposto alla morte pur di vivere, che con il coraggio dell'incoscienza rincorre la vita, nonostante il buio, nonostante i cattivi.
Questo è primo momento o movimento di un progetto triennale che si propone in questa stagione con una nuova denominazione: Area Teatrale Interna. Un nuovo nome e in prospettiva, in una visione triennale, la creazione di una comunità artistica, tecnica, educativa e organizzativa professionale stabile, composta da giovani detenuti e non, per produrre spettacoli professionali e distribuirli nei circuiti nazionali, realizzare e curare la programmazione culturale multidisciplinare pubblica degli spazi, promuovere attività formative – artistiche, organizzative, educative – in rete con gli Istituti Scolastici della città e l’Università.